Taglio Cesareo e postura

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Taglio Cesareo e postura 

Molte donne sottovalutano le conseguenze posturali che può avere la cicatrice del taglio cesareo, aldilà della dolenzia locale subito dopo l’intervento e il conseguente atteggiamento posturale.

Perchè la cicatrice può dare mal di schiena?

Il taglio cesareo è una tecnica chirurgica che comporta l’incisione della barriera addominale e dell’utero, che vengono poi suturati e ricuciti saldamente.
Se non trattata, questa cicatrice può portare a fastidiose conseguenze posturali, causando inoltre mal di schiena.
La cicatrice è una zona di tessuto connettivo che non risponde più alle leggi meccaniche del tessuto precedente andando così a creare una zona in cui prevale la rigidità sul movimento. Basta pensare ad un tessuto elastico, che dopo essersi bucato la sarta lo rattoppa, ma non avrà più le caratteristiche precedenti.
Inoltre si possono creare delle aderenze cicatriziali, andando ad instaurare una rigidità della regione lombare e del bacino. Questo succede sia per la relazione anatomica delle fasce muscolari, ma anche perchè gli organi del bacinetto pelvico sono in diretto contatto con le strutture articolari, come le vertebre lombari o l’osso sacro.
Se questa zona diventa più rigida (sacro, bacino, lombare) costringerà il corpo ad adattare tutta la postura, e sebbene in una prima fase questo può avvenire senza dolori particolari, negli anni, la riduzione di mobilità può portare a dolori di difficile interpretazione.
La sensazione che si avrà sarà quella di una schiena rigida, che nonostante si effettuino degli esercizi, il beneficio permane per poco tempo. Il dolore può comparire sia a fare movimenti specifici, sia a riposo, come in posizione sdraiata o seduta.

Cosa fare per risolvere il problema?

Spesso, dopo aver fatto una radiografia, ricade la colpa su una piccola ernia, ma in realtà non ci si accorge della rigidità.
In questo caso il trattamento osteopatico è davvero di grande aiuto!
Manualmente si possono lavorare le cicatrici, sia quella superficiale, sia quella sottostante sulla parte dell’utero (sempre per via esterna, ovviamente). Oltre alla liberazione di queste tensioni, si lavora la lombare e il bacino in modo da ridare mobilità alla macro area.

 

Dott.ssa Elisa Cornacchia Osteopata

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