RESILIERE, risalire su una barca che si è rovesciata.

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RESILIERE, risalire su una barca che si è rovesciata.

Resiliere come singoli o come famiglia, rimettere in piedi una routine violentata, smarrita,  quasi scordata, guardando avanti senza dimenticare ciò che si lascia indietro.

La mente libera, tempo in abbondanza per ripensare al passato e immaginare il futuro, a volte con malinconia per il tempo perduto, altre con il cuore pieno di speranza e il desiderio immenso di realizzare i propri sogni nel cassetto, superando ostacoli come i supereroi che vincono sempre, combattendo con le unghie e con i denti. Quando si pensa alla rete dei propri ricordi è più semplice perdersi nelle riflessioni legate al rammarico per non aver agito in un determinato modo e pensando che “con il senno di poi” che si poteva agire in altro modo, magari più misurato, meno impulsivo, o semplicemente colpevolizzarsi per aver agito.

Ricordare le singole esperienze vissute attraverso la memoria richiede un grande sforzo di indagine personale, un bilancio della propria vita, un esame di coscienza naturale con il quale ciascuno di noi presto o tardi si trova a fare i conti. Raramente però ci si sofferma a ragionare su quello che le azioni, le reazioni, le parole, e le persone incontrate nella nostra vita hanno creato quello che oggi si è realmente rispetto a  quello che vedono gli altri, dietro cui spesso ci rifugiamo come per difenderci e tutelarci dal nostro reale sentito.

La paura spesso gioca un ruolo centrale poichè  il timore di non essere all’altezza o di non essere riusciti ad essere quel che si desiderava per via di scelte sbagliate o azzardate del passato, è sempre in agguato. E’ più “comodo” proiettare tutte le proprie speranze e aspettative sul futuro, allontanandosi dalle proprie origini e dal proprio vissuto, slegandosi da un bagaglio di eventi che nel bene o nel male ci ha forgiati nel carattere e nella forma.

Prendiamoci del tempo per analizzare la nostra situazione attuale che a seguito delle nostre scelte ci  ha resi quel che siamo. Lavoriamo nel presente sfruttando i ricordi a nostro favore, cogliendone il bello e il vuoto, avendo cura di scindere il passato dal presente perchè l’evoluzione della propria personalità è sempre in movimento, non si ferma al mero atto singolo, ma dipende sia da quel che siamo stati che da quello che vogliamo essere, e soprattutto dipende da quello che scegliamo di essere ora .

Chiudiamo gli occhi per un attimo e, con una buona musica in sottofondo,  e adoperiamo la memoria per rassicurarci nel presente  oppure scriviamolo su un foglio, e conserviamo quell’analisi accurata, per prendere consapevolezza e per tornare a darne lettura nei momenti faticosi. In questo modo sarà semplice essere consapevoli della propria trasformazione e scoprire su cosa puntare per realizzare il futuro, che qualsiasi sarà avrà fondamento nella propria memoria,nei propri ricordi e sarà conseguenza delle proprie azioni passate.

 Dott.ssa Daniela Paola Gastoldi – Pedagogista –  danielagastoldi@gmail.com

RESILIERE, risalire su una barca che si è rovesciata.

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