Quando una donna soffre in silenzio un desiderio infame: prepotenza nella mente e logica maligna.

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Quando una donna soffre in silenzio un desiderio infame: prepotenza nella mente e logica maligna.

Il desiderio di maternità quando arriva lo senti. Lo senti forte e prepotente, ti entra dentro, muove le corde del cuore, le fa vibrare come durante un concerto . Non importa che al microfono ci sia Jovanotti, Bocelli o un rocker anni settanta. Vibrano. E lo fanno talmente forte che quasi diventa impossibile sentirle anche con una mano appoggiata sul proprio petto di ciascuna donna che sta già diventando madre.

Primo figlio, secondo o decimo; concepito per amore, in provetta o con un utero in affitto; adottato, in affidamento o di un nuovo compagno.

Il desiderio di essere madre racchiude in sé una potenza cosmica: quella di tenere insieme i pezzi, di prendersi cura, di essere unica e realmente irreplicabile. E non se ne va. Lascia sulla terra un nuovo cuore pulsante, segno della vita che mette le tende su un pianeta dove dimora anche chi, purtroppo, è costretto a convivere con una cicatrice sul cuore e non solo, che non smetterà mai di essere sensibile al calore delle donne che coccolano i propri piccoli e al gelido sorriso di compassione di chi giudica o sminuisce con le parole, o peggio ancora con lo sguardo.

Allora si che il desiderio si trasforma in un dolore folle, mutante come un camaleonte, talvolta lieve altre volte sconvolgente. E vale per tutte le donne che già madri desiderano un figlio: quelle che già ne hanno ma non possono più averne per scelta del partner, quelle che desiderano ma non arriva, quelle che scoprono di amare un uomo che non condivide lo stesso desiderio, quelle che fisiologicamente non riescono a raggiungere il loro obiettivo, quelle che lo hanno tra le mani ma gli sfugge, quelle che si distruggono per farcela.

Diceva Dostoevskij “ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso” . E le donne lo sanno che la logica sta dentro di sé. Nelle vibrazioni delle proprie corde, nella capacità di cogliere dentro di sé risposte di senso che accompagnino dall’altro lato della strada, alla ricerca di una nuova via. Per sé stesse o per chi amano.

 

Dott.ssa Daniela Paola Gastoldi – Pedagogista – Studio Intreccio

Quando una donna soffre in silenzio un desiderio infame: prepotenza nella mente e logica maligna.

 

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