Potere dei Ricordi per Grandi e Piccini
Aprire il baule in soffitta con le foto in bianco e nero dei nostri amati nonni, scovare foto dei nostri genitori da giovani e di noi, “nuovi genitori” da piccoli o ancor di più da adolescenti, fa un certo effetto.
Diciamolo.
E’ come aprire una grande scatola di cioccolatini a gusti misti e assaporare sensazioni diverse, provare emozioni antiche e ripercorrere con evidenti flashback la vita passata, vissuta. Una volta aperta la scatola dei ricordi siamo prima molto curiosi, poi decisamente nostalgici e infine fieri di ciò che si è oggi o rammaricati per quel desiderio che non si è mai avverato.
Che potere ha il ricordo …. che forza inaudita si cela dietro a quelle istantanee stampate a peso d’oro, che muovono dentro di noi emozioni di ogni tipo.

Ma in realtà, cosa significa ricordare? Sembra impossibile ma una parte fondamentale del ricordo è la dimenticanza, questo perché l’atto di ricordare non è assolutamente accostabile all’atto del memorizzare e tutto ciò perché l’emotività, il cuore, la passione permettono di ricordare…tutto il resto è memoria.
Ciò non significa che ricordiamo solo cose belle, assolutamente no: significa che ricordiamo tutto ciò che per noi è stata emozione, sentimento, gioia o dolore. La storia è “la conoscenza del passato dell’uomo” perché senza passato non saremmo quello che siamo oggi, nel bene o nel male. Il passato ci ricorda chi siamo stati; quali strade abbiamo scelto di percorrere, e quali di abbandonare; ci aiuta a non ripetere sbagli di cui conosciamo le conseguenze; e ci tiene al sicuro dal rischio di imboccare strade troppo pericolose. Il ricordo non è uno scudo, ma non è altro che quel che i nostri cari nonni chiamavano esperienza. Il ricordo, puro e candido, si trasforma in esperienza e quando desideriamo ci attende pazientemente per orientarci nel viale della nostra vita.
Ancor più potente per un genitore è aprire quella famosa scatola di latta accanto ai propri figli che non vi risparmieranno alcuna domanda.
Chiederanno cosa stavate facendo, con chi, dove, perché e soprattutto vi daranno la possibilità di condividere con loro parte della vostra vita passata. Trovo interessante e sempre curiosa la reazione dei bambini davanti alle foto dei genitori col grembiulino al loro primo anno di asilo, o con la prima finestrella tra i denti per la perdita del primo dentino, piuttosto che un’altra foto in sella al primo scooter o il video del matrimonio.
I bambini hanno bisogno di respirare la storia dei propri genitori, di sapere che gli errori si commettono ma che si può riparare, che la vita apre diverse strade e che ciascuno sceglie quale imboccare ma che comunque andrà sarà importantissimo per tutti rievocare i momenti vissuti in passato con loro o prima di loro. Uno dei consigli che viene generalmente dato per parlare di lutto o di perdita con i più piccoli è proprio custodito nel profondo dei propri ricordi, quelli veri che legano la vita sulla terra a quella nell’al di là, che permettono di rievocare emozioni vissute con il corpo e l’anima, sensazioni profonde che non appartengono alla memoria ma al cuore, in tutto e per tutto, per sempre.
Il potere del ricordo è unico, a tratti quasi magico, perché non crea mai aspettative in un modo che vive di ” se, ma, non so e vedremo….” ma apre grandi riflessioni e progettualità che possono solo portare ad una crescita personale e, se si tratta di una ricordo condiviso, interpersonale.
Potere dei Ricordi per Grandi e Piccini