Mamma e neonato insieme, cuore a cuore.
A cura della Dott.ssa Giada Meo, Ostetrica
Qual è, secondo voi, il posto più sicuro per accogliere un neonato subito dopo la nascita? Prima di rispondere a questa domanda pensiamo per un attimo agli animali, più specificatamente ai mammiferi, e proviamo ad immaginare quello che succederebbe fisiologicamente in natura. Immaginiamo un cucciolo appena nato. Che sia esso un cagnolino, un vitello, una giraffa o un delfino poco importa, perché qualsiasi cucciolo sicuramente lo immaginiamo vicino alla sua mamma. Il posto più sicuro è proprio insieme a lei: protetto dal calore, coccolato dal contatto, rassicurato dal suo odore e dal suo sguardo.
Anche noi essere umani siamo animali, siamo mammiferi! E anche noi abbiamo bisogno della nostra mamma appena nati.
Non c’è incubatrice che tenga il confronto. Ovviamente stiamo parlando di nascite fisiologiche dove non vi sono particolari problematiche, dove mamma e bambino godono di ottima salute.
In questi casi occorre che gli operatori che assistono la nascita si attivino per proteggere questo primo incontro, a tutela di un contatto pelle a pelle con meno interferenze possibili, affinché mamma e bambino si godano a pieno i loro primi istanti insieme, nudi, cuore a cuore. Un incontro fatto di pelle, parole, abbracci, sorrisi, baci, sguardi, lacrime, sangue e liquido amniotico. Tutto agli occhi del neonato appare perfetto tra le braccia della sua mamma. Il pianto diminuisce, il cuore, i polmoni e i livelli di glucosio nel sangue del neonato si stabilizzano, la temperatura si mantiene costante, avviene la colonizzazione batterica che permette al neonato di ricevere le sue prime difese immunitarie, diminuiscono gli ormoni dello stress, vi è un corretto sviluppo cerebrale, il neonato è più invogliato ad attaccarsi al seno, si instaura una migliore relazione madre-figlio, aumenta la soddisfazione materna e vi è una riduzione del rischio di emorragia uterina.
L’OMS (organizzazione mondiale della sanità) consiglia di praticare il contatto pelle a pelle almeno per le prime due ore dopo la nascita. Qualsiasi pratica routinaria come il bagnetto, la misurazione del peso o della lunghezza sicuramente può essere posticipata.
Anche in caso di parto con taglio cesareo questo dovrebbe essere promosso, e se per caso la mamma non se la sente o è impossibilitata, può farlo l’altro genitore.
Il contatto rappresenta la cosa più istintiva e naturale che ci sia, il vostro petto è il luogo più sicuro dove accogliere il vostro bambino.
Difendete i vostri diritti, scegliete con cura il luogo del parto e appena ne avrete la possibilità mettete il vostro bimbo sul vostro cuore, pelle a pelle. Ha bisogno di voi.
Ostetrica Giada Meo