Isolamento Ed Emozioni Nei Bambini
Stiamo vivendo un periodo di profondi cambiamenti e le famiglie hanno dovuto riorganizzare il loro quotidiano nel lavoro e nelle relazioni. Da un giorno all’altro siamo stati costretti al distanziamento sociale, per la nostra sicurezza, per quella dei nostri cari e per la collettività.
Tutto questo ha provocato un inevitabile senso di disorientamento e stress nella ricerca di un nuovo adattamento.
COME I BAMBINI AFFRONTANO IL CAMBIAMENTO E COME NOI ADULTI POSSIAMO AIUTARLI
I bambini più di quanto noi pensiamo hanno spiccate capacità di “resilienza” presentano una maggiore facilità al cambiamento e alla rinuncia a qualcosa che per loro è molto importante, la scuola, i giochi tra pari ecc.
Ovviamente anche a loro come a noi adulti questa condizione può provocare una reazione di stress e tristezza.
La parola chiave quando si parla di emozioni è accogliere: non negare, e neppure far capire che quell’emozione ci mette in difficoltà. Poche parole e nessuna domanda incalzante esprimeranno vicinanza e aiuteranno il bambino a trovare il proprio modo per far fronte a questo momento.
Mi rendo perfettamente conto che mantenere costante un clima sereno in famiglia non sia facile. Molte famiglie sono chiamate a continuare il proprio lavoro da casa (leggi anche “Smart working femminile al tempo del Coronavirus“) e nello stesso tempo a rispondere alle esigenze dei propri figli senza poter disporre come prima di altro supporto: (nonni, babysitter ecc.)
Quando nei nostri bambini emergono sentimenti di nervosismo e di tensione restiamo calmi e proviamo a fare un bel respiro. Impariamo a contestualizzare queste manifestazioni al momento e non a farne un dramma che si protrae nel tempo e rischia di creare un clima di tensione in famiglia.
I bambini non hanno ancora acquisito capacità di autoregolazione emotiva per cui si esprimono come possono e siamo noi a doverli contenere. Utilizziamo con loro un linguaggio accogliente, favoriamo l’espressione ad esempio: “Come stai”? Possiamo, anche parlare di noi, di quando ci siamo sentiti tristi e di cosa ci ha aiutato. In questo modo, li predisponete a un contatto con le loro emozioni e alla capacità di autoregolazione.
Un altro modo per aiutare i bambini ad esprimersi è il disegno. Attraverso il disegno emergono i loro vissuti e i loro stati d’animo.
IL GIOCO E L’IMPORTANZA DELLA NOIA
I bambini hanno grandi capacità creative, sanno organizzarsi in casa molto più di quanto possiamo immaginare, ai bambini non mancano capacità creative, curiosità e iniziative.
I momenti di noia sono importanti e funzionali per la loro creatività e il loro benessere. Lasciamoli fare ovviamente nel possibile, in questo modo noteremo come i bambini scelgono cosa fare proprio in una situazione di costrizione ma che non limita la loro creatività. Giocare assieme genitori e bambini è altrettanto importante aiuta a tenere su l’umore di entrambi cosa molto importante in questo momento.
I più piccoli sono attratti dalla musica, dai suoni e dagli oggetti in movimento, i più grandi sono attratti dagli elementi acqua e terra.
Giochi come i travasi, il giardinaggio, prendersi cura di una piantina sono molto apprezzati e aiutano a stabilire benessere e buon umore.
Per noi adulti è importante imparare a tollerare le nostre frustrazioni e a trovare uno spazio di calma dove rifugiarsi attraverso la meditazione o le tecniche di rilassamento. Impariamo anche noi adulti a non sottovalutare le emozioni che arrivano, i bimbi sono come spugne e assorbono i nostri stati d’animo.
Impariamo a dare spazio a ciò che proviamo, rivolgendoci anche a degli psicologi che sono esperti nel supportare l’altro, le famiglie e la collettività.
Dr.ssa Chiara Gaspari
Psicologa Perinatale e Psicoterapeuta
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