DISTURBI ANSIOSI: scheda informativa sulla diagnosi, evoluzione e ambiti d’intervento
Pedagogista Catellani Grazia di Emozione Pedagogica
In questa sede porremo l’attenzione sul ruolo che i fattori cognitivi possono avere nell’ambito dei disturbi emotivi. Partiamo dal presupposto che alcuni intellettuali pongono una differenza tra:
- Deficit cognitivo: assenza o inadeguatezza di processi cognitivi funzionali usati per far fronte alle varie situazioni presentate. Si presenta una difficoltà di pianificazione delle relazioni. Questo deficit porta a disturbi di ipocontrollo.
- Distorsione cognitiva: i processi cognitivi che subiscono interferenza dei modi di pensare illogici o disfunzionali; la conseguenza di ciò è una modalità erronea di interpretare e valutare la realtà.
Questa distinzione ci permette di evidenziare un’altra discriminazione terminologica che riguarda la modalità di funzionamento a livello comportamentale dei bambini:
- Disturbi di tipo esteriorizzato: si manifestano con un ipocontrollo sul comportamento, caratterizzato da deficit e assenza di pensieri funzionali (ADHD)
- Disturbi di tipo interiorizzato: si manifestano come ipocontrollo del comportamento, pensieri disfunzionali (ansia e depressione).
ANSIA
L’ansia è una normale e innata risposta che un individuo sperimenta di particolari circostanze. Non è in genere patologica, anzi ha un valore adattivo in molti scenari, come quando, ad esempio, favorisce l’evitare di pericoli.
È un costrutto multidimensionale, costituito da componenti fisiologiche, comportamenti e cognitive.
Lo psicologo Rachman la definisce una tensione di natura anticipatoria rispetto a quello che potrebbe essere un evento minaccioso ma vago. L’ansia è dunque uno stato emotivo connesso alla paura.
Le relazioni tra ansia e paura sono tuttavia complesse e non sempre si distinguono le une dalle altre. In età evolutiva possiamo avere episodi ed esperienze di ansia e paura normali, tipiche dello stadio evolutivo raggiunto.
DSM-5
DISTURBO | DURATA |
Disturbo d’ansia da separazione | Almeno: 4 sett. negli adolescenti 6 mesi negli adulti |
Mutismo selettivo | Prima dei 6 anni, almeno 1 mese |
Fobia specifica | Tra i 7 e gli 11 anni, per più di 6 mesi |
Disturbo d’ansia sociale o fobia sociale | Tra gli 8 e i 15 anni, per più di 6 mesi |
Disturbo di panico | Tra gli 8 e i 15 anni, almeno per un mese |
Agorafobia | Circa a 17 anni, ma più frequentemente dai 35 anni |
Disturbo d’ansia generalizzato | Almeno 6 mesi, andamento tardivo |
Sunto classif. DSM-5 e processo evolutivo
FATTORI DI RISCHIO
Per quanto concerne il fattore di rischio, si tende a chiamare in causa la presenza dei genitori con disagio psicologico e il temperamento con cui si nasce.
Lo stile di parenting (comportamenti messi in atto da genitori nei confronti del figlio) è un’altra delle variabili indagate nell’insorgenza delle patologie sopracitate. L’ipercoinvolgimento emotivo dei genitori può infatti impedire al bambino di svolgere attività adeguate all’età e di sperimentarsi in situazioni nuove e potenzialmente stressanti.
Rispetto ai possibili fattori di rischio i ragazzi separati e divorziati e con bassa scolarizzazione presenterebbero più problemi psicologici degli altri, in misura statisticamente significativa.
EVITAMENTO
L’evitamento impedisce l’esperienza di situazioni e condizioni che potrebbero disconfermare il timore innescando un meccanismo di rinforzo sullo sfuggire da quelle situazioni che tanto generano ansia.
EPIDEMIOLOGIA
I quadri psicopatologici diagnosticati con maggior frequenza nei bambini in età scolastica: si tenderebbe ad un aumento tra il 12 e 17% tranne che per l’ansia da separazione che sembra diminuire con la crescita. Il disturbo d’ansia da separazione sembra una prevalenza tra il 3-5% con un picco tra i 7-9 anni.
Tuttavia, in età adolescenziale scende al 2.4% e nel caso di ansia generalizzata l’esordio è intorno ai 10-11 anni. Il 15-30% dei bambini soffrirebbe di un quadro compatibile con una fobia specifica che spesso riguarda (in ordine di diffusione):
- Buio
- Scuola
- Cani
- Altri animali
- Altezza
INTERVENTO PSICOEDUCATIVO
PROGRAMMI DI INTEVENTO:
- COPING CAT PROGRAM FOR ANXIOUS CHILDREN: trattamento del disturbo ansia generalizzato, rivolto ai bambini 7-13 anni.
- PROGRAMMA FOCUS: interventi specifici per il D.O.C.
- PROGRAMMI FRIENDS: Intervento specifico per studenti con disturbo d’ansia e che coinvolge i genitori, cui punti chiave sono:
- Aiutare a pensare da soli
- Essere generosi con sé stessi
- Stimolare relazioni
- Parlare con amici di situazioni di difficoltà
LINEE GUIDA PER L’INTERVENTO CON GLI INSEGNANTI:
Le caratteristiche rilevabili da parte di un insegnate, in contesto scolastico, possono essere:
- Eccessive assenze e rifiuto della scuola
- Ansia o paura di determinate attività
- Difficoltà di organizzazione
- Difficoltà ad iniziare o completare una attività
- Incapacità di agire e pensare
- Agitazione ed irrequietezza motoria o profonda inibizione
- Facile irritabilità
- Difficoltà a partecipare pienamente alle attività curricolari (causa fatica)
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